Sei alla ricerca di investimenti sicuri per proteggere il tuo patrimonio?
Se vuoi scoprire come proteggere il tuo patrimonio ecco i 3 investimenti da evitare.
Attenzione: non tutti gli strumenti finanziari pubblicizzati come “sicuri” lo sono veramente.
In questo articolo, ti svelo i tre prodotti finanziari che, nonostante la loro popolarità e apparente sicurezza, potrebbero mettere a rischio la crescita del tuo patrimonio.
La Trappola degli Investimenti “Sicuri”
Molti italiani credono di proteggere i propri risparmi investendo in strumenti finanziari che sembrano sicuri, ma in realtà si rivelano tra i più inefficienti e pericolosi.
È una convinzione diffusa, radicata nella cultura del risparmio italiano, dove termini come “sicurezza” e “garanzia” spesso pesano più delle reali opportunità di crescita del capitale.
Per spiegarti meglio quali sono gli strumenti più diffusi, ma anche più pericolosi, voglio raccontarti le esperienze di tre miei clienti.
Ognuno di loro, con storie diverse e obiettivi differenti, si è trovato a fare i conti con prodotti finanziari che sembravano sicuri, ma che si sono rivelati poco efficienti e costosi.
Attraverso le loro storie, vedremo insieme perché questi strumenti non sono la scelta migliore per chi vuole proteggere e far crescere il proprio capitale nel lungo periodo.
Ecco come proteggere il tuo patrimonio: I 3 Investimenti da evitare
Buoni Fruttiferi Postali
Conosco Luca, un professionista di 45 anni, padre di due figli.
Dopo anni di sacrifici, decide di mettere al sicuro i suoi risparmi scegliendo i Buoni Fruttiferi Postali, consigliati da un impiegato di fiducia all’ufficio postale.
“Qui non puoi perdere,” gli dice con un sorriso rassicurante, “è garantito dallo Stato”.
Luca si sente sollevato. In un mondo incerto, dove le notizie economiche spesso dipingono scenari catastrofici, pensa di aver fatto la scelta migliore per proteggere il futuro della sua famiglia.
Ma ciò che Luca non sa è che questa scelta, apparentemente prudente, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Come Luca, milioni di italiani si affidano a strumenti che promettono sicurezza, ma pochi si rendono conto che questa sicurezza ha un costo: il tempo.
Ogni anno che passa, il potere d’acquisto dei risparmi di Luca si erode lentamente a causa di rendimenti che non tengono il passo con l’inflazione.
Aspetti Tecnici sui Buoni Fruttiferi Postali
I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) sono garantiti dallo Stato e offrono diverse tipologie con rendimenti variabili a seconda della durata.
Tuttavia, i loro rendimenti lordi oscillano tra l’1,5% e il 2,25%, spesso inferiori al tasso di inflazione annuo.
In pratica, investendo in un BFP, stai prestando denaro allo Stato per un ritorno che non copre la perdita di potere d’acquisto.
Inoltre, i vincoli temporali possono essere penalizzanti.
Se decidi di riscattare il buono prima della scadenza, potresti perdere una parte significativa degli interessi maturati.
Questo rende i BFP strumenti poco adatti per chi cerca flessibilità e crescita del capitale.
Trovi i Buoni Fruttiferi Postali esistenti ad oggi qui.
La Trappola dei Fondi Attivi Bancari
Maria, architetto di una grande società, si reca in banca per un consiglio su come investire i suoi risparmi.
Il promotore le propone un portafoglio di fondi attivi.
“È gestito dai migliori professionisti del settore, cerchiamo di battere il mercato,” le dice, e Maria, fidandosi del marchio della banca, accetta.
Passano cinque anni e insieme a Maria controlliamo il rendiconto sugli investimenti dopo avermi richiesto l’analisi del suo portafoglio.
Con sorpresa, scopre che il rendimento netto è inferiore al previsto.
Ma ciò che la colpisce di più sono le voci di costo:
- commissioni di gestione;
- commissioni di performance;
- costi amministrativi.
In pratica, sta pagando una fortuna per un servizio che non solo non ha superato il mercato, ma le ha fatto guadagnare meno di quanto avrebbe ottenuto con un portafoglio in ETF.
Aspetti Tecnici sui Fondi Attivi
Secondo i dati di Morningstar e S&P Dow Jones Indices, oltre il 90% dei fondi attivi ha sottoperformato i benchmark di riferimento in un orizzonte temporale di 10 anni.

Le commissioni medie annue di un fondo attivo possono superare il 2%, mentre un ETF replica lo stesso indice con costi inferiori allo 0,20%.
Ad esempio, immagina un fondo attivo che genera un rendimento lordo del 5%.
Dopo le commissioni, il rendimento netto scende al 3%.
Con un ETF che replica lo stesso indice, il rendimento netto potrebbe essere del 4,8%, evidenziando un chiaro vantaggio per gli investitori.
Polizze di Investimento: La Storia di Carlo e l’Illusione della Protezione
Carlo, un imprenditore di 55 anni, viene avvicinato da un agente assicurativo che gli propone una polizza Unit Linked.
“Questa polizza non solo protegge il tuo capitale, ma ti offre anche un rendimento legato ai mercati,” dice l’agente.
Carlo, preoccupato per il futuro dei suoi figli, accetta.
Dopo un paio d’anni, però, Carlo vuole capirci di più e mi contatta e scopre che la realtà è ben diversa, la polizza ha costi di gestione altissimi e vincoli rigidi.
Non può ritirare il capitale senza penali significative e, peggio ancora, i rendimenti sono stati praticamente azzerati dai costi.
Carlo si sente intrappolato.
Aspetti Tecnici sulle Polizze Unit Linked e Index Linked
Le Unit Linked combinano una copertura assicurativa con un investimento in fondi.
Questi prodotti vengono spesso venduti come soluzioni “tutto in uno”, ma nascondono diverse criticità:
- Costi Elevati: Commissioni di gestione, caricamenti sul premio e costi amministrativi possono superare tranquillamente il 4% annuo, erodendo gran parte dei rendimenti.
- Vincoli Rigidi: Ritirare il capitale prima della scadenza comporta penali significative, limitando la flessibilità dell’investitore.
- Rendimenti Mediocri: A causa degli alti costi, i rendimenti netti sono spesso inferiori rispetto a strumenti più semplici, come gli ETF.
- Complessità del Prodotto: Struttura complicata che rende difficile valutare l’effettiva convenienza.
- Benefici Fiscali Sopravvalutati: Spesso proposti per l’esenzione dalla tassazione durante la successione, questi strumenti vengono presentati come indispensabili. In realtà, nella maggior parte dei casi, non sono necessari: esistono alternative più economiche, come i titoli di Stato, che offrono gli stessi vantaggi fiscali senza i costi elevati e i vincoli delle polizze.
- Conflitto di interesse: Vendute da promotori legati a banche o assicurazioni, con conflitti di interesse.
Le Index Linked, pur essendo collegate a indici di mercato, presentano strutture complesse e costose esattamente come le altre polizze di cui ti ho appena parlato.
Inoltre, c’è un rischio emittente: se la compagnia assicurativa fallisce, come nel caso di Eurovita, il capitale potrebbe non essere completamente recuperato o essere soggetto a forti rischi inutili.
Tre Storie, Tre Lezioni Importanti
Le storie di Luca, Maria e Carlo ci mostrano un aspetto importante: la sicurezza percepita non equivale sempre a una sicurezza reale.
Buoni Fruttiferi Postali, Fondi Attivi Bancari e Polizze di Investimento sono strumenti che, se non valutati con attenzione, possono erodere il capitale anziché farlo crescere.
Per proteggere e far crescere il tuo patrimonio, è fondamentale informarti e scegliere strumenti trasparenti, efficienti e a basso costo.
Investire non è solo una questione di sicurezza, ma anche di efficienza.
Come consulente finanziario indipendente posso aiutarti a costruire una strategia su misura, evitando le trappole degli strumenti più diffusi.
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